Il testo qui pubblicato è ripreso dalla rivista "Sovetskaja
muzyka", 1939 n.3. Più dettagliate opinioni di Neuhaus su Godowsky
si possono leggere nel libro "L'arte del pianoforte", nelle
lettere ai genitori e inoltre nella relazione "Ricordi su Leopold
Godowsky", fatta da Neuhaus il 13 marzo 1964, durante una seduta
della Cattedra di storia della interpretazione e della Società
scientifica degli studenti (NSO) del Conservatorio di Mosca, qui di
seguito riprodotta parzialmente. La relazione è stata pubblicata nel
volume "I pianisti raccontano" (Mosca, "Sovetskij
kompozitor", 1979 pp. 28-43, revisione di Michail Sokolov). Qui
Neuhaus racconta di aver studiato con Godowsky a più riprese: nel 1905 a
Berlino, seguendo il consiglio molto insistente dello zio Blumenfel'd e
del compositore Glazunov, e nel 1912 presso la Meisterschule di Vienna.
"Uno degli esempi di quanto alcuni compositori russi
stimassero Godowsky potrebbe essere la Polka di Rachmaninov a lui
dedicata. Questa composizione riproduce perfettamente la mentalità e lo
stile delle trascrizioni di Godowsky. Io stesso ho scherzato qualche
volta, rispondendo a chi mi chiedeva quale trascrizione di Godowsky
preferissi: «La Polka di Rachmaninov, tanto gli somiglia»... ". Le
memorie di Neuhaus sono piuttosto contraddittorie per quanto riguarda il
Godowsky compositore e pedagogo, mentre assolutamente entusiastiche sono
le sue opinioni sul pianista, come si vede dall'articolo citato.
Particolarmente perplesso è Neuhaus sulle trascrizioni degli Studi di
Chopin: di una difficoltà diabolica, superabile soltanto da un pianista
delle capacità dello stesso Godowsky, Neuhaus le considera piuttosto
inutili. Altrettanto perplesso è sulla raccolta "Renaissance",
che contiene elaborazioni in chiave moderna di brani di musica antica.
E' invece di indubbia maestria, intelligenza e logicità
la sua raccolta dei Valzer, 24 brani in 3/4. Il titolo preciso è "Walzenmasken
24 Tonfantasien im Dreiniertestakt für Klavier von Leopold Godowsky"
("Valzer di maschere: 24 fantasie musicali in ritmo ternario per
pianoforte di L.G."). Alcuni dei valzer sono dedicati ai compositori
imitati nel ciclo. Neuhaus considera molto utile per i giovani pianisti
conoscere e suonare questa raccolta, composta "in modo
brillante".
Critico è invece Neuhaus nel caso delle trascrizioni dei
Valzer di J.Strauss: trova esagerato il modo in cui la fattura del
semplice, naturale Valzer viennese viene appesantita combinando insieme
ben 4 temi, e aggiungendo ancora un 5° basso tematico. Neuhaus ha
studiato uno dei Valzer e ne ha analizzato la straordinaria tecnica
compositiva. Confessa però che tutto quel contrappunto e quella polifonia
di temi non c'entrano niente con un semplice e gaio valzer!
Era lunghissima e prolissa la Sonata di Godowsky, piena di
temi, intrecci, imitazioni di Beethoven, di Chopin ecc.. L'autore se ne
rendeva conto dicendo a Neuhaus nel 1935: "Forse sono un grafomane.
Per questo scrivo così tanto!" La Sonata fu eseguita una volta da
uno degli allievi meno dotati e il Maestro, molto scontento, commentò così:
"Lei sta rendendo la Sonata ancora più noiosa di quanto già non
sia!".
Il rapporto personale tra Godowsky e Neuhaus fu
caratterizzato da una amicizia affettuosa: evidentemente il Maestro
apprezzava particolarmente la musicalità, la sensibilità e
l'intelligenza del giovanissimo Neuhaus. J.Milstein riporta in una sua
nota una lettera di L. Godowsky a H. Neuhaus del 28 luglio 1932 nella
quale il pianista polacco scrive: "Spesso penso a Lei e a suo zio
Blumenfel'd. Egli è stato un grande artista e una magnifica persona. Lo
amavo molto e lo apprezzavo in modo straordinario. Inoltre ricordo spesso
il passato lontano, gli anni della Meisterschule, i viaggi per i concerti
e le fatiche pedagogiche. Lei è stato uno dei miei alunni più amati,
dotato di talento, di sensibilità, una persona intelligente, buona,
onesta e simpatica".